La tecnologia come estensione didatticaLo tsunami tecnologico in atto invade ormai in modo prorompente il campo delle metodologie didattiche. La didattica è oggetto di profondi cambiamenti legati alla rivoluzione digitale con l'affermarsi di nuove metodologie e nuove forme di apprendimento. Le scelte metodologiche in aula segnano un passaggio da frontale e nozionistico a interattivo e sociale. Gli strumenti tecnologici all’interno della didattica alimentano la ricerca, la scoperta e soprattutto la creatività, tracciando una diagonale che accarezza la sperimentazione, il coinvolgimento e la motivazione degli studenti. Basti pensare, al riguardo, alla straordinaria importanza che oggi ha assunto il computer nei vari metodi per il trattamento dei bisogni educativi speciali. Ancor più lo è la LIM come strumento integrato nelle attività didattiche quotidiane dell’ambiente classe, nell’equilibrio tra metodologia e tecnologia. La LIM, ad esempio, offre la possibilità di un uso sincretico di canali differenti, integrando tre diversi modi di accesso alle conoscenze: visiva (visualizzazione con immagini statiche o animate di fatti, concetti e procedure), uditiva (ascolto di parole pronunciate oralmente o di suoni connessi agli argomenti) e tattile (con l’interazione “fisica” con oggetti multimediali, come nelle simulazioni). Molti esperti e docenti ritengono che l’uso della LIM porterebbe tout court a potenziare negli alunni la capacità di costruire le conoscenze attraverso la formulazione di ipotesi, la loro condivisione e negoziazione e una rappresentazione collettiva. La possibilità, infatti, di abbinare agli argomenti di una lezione tradizionale materiale multimediale è una strategia ottima in grado di facilitare l’apprendimento di quanti incontrano difficoltà nella letto-scrittura, in modo particolare in tutte quelle discipline che richiedono buone capacità attentive, lessicali e di memorizzazione. Realizzare materiali didattici multimediali è piuttosto semplice ma non sempre questi sono efficaci perché, nella produzione e nella progettazione, non sempre si tiene conto dei meccanismi cognitivi alla base dell’apprendimento. Tuttavia, il dubbio di molti esperti è che gran parte di questo ottimo risultato sia dovuto all’effetto di novità e che, a lungo andare, rischi di decadere se i nuovi strumenti didattici dovessero diventare un dispositivo usato nella routine quotidiana, senza una strategia di apprendimento. Infatti, gli strumenti tecnologici in sé sono potenzialmente molto utili ma senza i valori di fondo, senza una metodologia inclusiva di base, senza una didattica efficace, un soggetto non raggiungerà nessun obiettivo. Sicuramente, partecipazione e coinvolgimento sono componenti essenziali per un apprendimento efficace e duraturo. La mediazione didattica, in questo caso, assume un ruolo fondamentale che fa da perno all’interno di un setting d’aula, in altre parole è il collante tra i nuovi strumenti tecnologici, le conoscenze individuali, le nostre coscienze, favorendo e alimentando nuove strategie e competenze soggettive. Massimiliano Sanfedino
1 Commento
Riccardo G.
23/1/2017 00:07:46
La tecnologia, se utilizzata e impiegata per i discenti con difficoltà d'apprendimento, può essere un valido mezzo. Certamente per i docenti è una nuova frontiera metodologica, mentre per gli allievi un valido approccio tra la realtà circostante ed un apprendimento delle conoscenze in tempo reale.
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Gennaio 2021
Massimiliano Sanfedino
- Docente di Tecniche di comunicazione - Specializzato sul sostegno - Blogger - Filosofo e Autore per passione - Webdesigner - Webmaster - Fotoreporter - Redattore web © Diritti d'autore di Massimiliano Sanfedino
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