Street 11 (riflessioni)
Da quale parte è l'inizio.
Non è mai facile rispondere alle domande niente è più vero della pigrizia. Mi piace un pubblico fedele a un corpo morente nella penombra. Profondo è il desiderio di un confronto ma non ho mai avuto riscontri. Quando leggo un libro la pena le mani la mente si riempiono di luci, che lentamente ti illuminano i momenti. Con me, anche la poesia si può maritare con la moda non succede spesso, ma il vizio dichiara che è possibile, forse è questa la sintesi più cruda di questo mondo nudo è il talento di un corpo contraddittorio. Il mio, un pezzo di carta, scritto di pugno un omaggio, una serenata, un primo desiderio e se ne fossi capace, un vento triste e felice che sa rendere il mattino la prima volta di sempre e la notte, l'impassibile buio che ti difende dalla tristezza. Libera è la mia bocca e la voce carne povera, di un corpo di luce e di buio. Io la strada e uno scherzo io l'andatura e un rinoceronte io il tempo e un coccodrillo io la paura e una formica io la personalità e un leone io il respiro e un'aquila io un sogno e la farfalla. Perché realtà, non sei la mia stanza e unica lei, ancora sa commuovermi. Un miracolo quei passi lenti tra le foglie cadute dagli alberi. Ogni calcio ricevuto un destino di strade condivise. Incredibili i miei occhi, quando ormai vecchi riescono a ospitare ogni ricordo del mio tempo. E salvare, chi li ha abitati. Pieraldo Carlo Forte
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Gennaio 2021
Massimiliano Sanfedino
- Docente di Tecniche di comunicazione - Specializzato sul sostegno - Blogger - Filosofo e Autore per passione - Webdesigner - Webmaster - Fotoreporter - Redattore web © Diritti d'autore di Massimiliano Sanfedino
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