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Recensione - TEMPERANCE - Of Jupiter and Moons

28/5/2018

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TEMPERANCE - Of Jupiter and Moons: il quarto lavoro ricco di novità. 

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Probabilmente una delle uscite più attese nell’ambito metal italiano questo Of Jupiter And Moons pubblicato il 20 aprile scorso dai Temperance (melodic metal band).
A partire dalla line up che vede due voci di tutto rispetto del panorama italiano: Michele Guaitoli e Alessia Scolletti, che insieme diventano una miscela intrigante, a cui si uniscono la maestria di Marco Pastorino e la sezione ritmica di Luca Negro e Alfonso Mocerino.
Dieci le tracce di Of Jupiter And Moons, ci troviamo di fronte ad un album symphonic metal che rimanda ai Nightwish e ai Whithin Temptation: si parte con The Last Hope In A World Of Hopes (VIDEO LIVE), ambiziosa e supportata dall’orchestra; si passa a Broken Promises nell’insieme talentuosa; ascoltiamo Of Jupiter And Moons dal video bellissimo e dalle sonorità accattivanti; troviamo poco mordente nel brano Everything That I Am; leggera e semplice We Are Free; brillante Alive Again; poi passiamo alla creatività di The Art Of Believing; Way Back Home interpretata magistralmente da Alessia e Michele; chiudono l’album Empires And Men e la mini-suite Daruma’s Eyes (Pt.1).
Dieci brani che dimostrano una band affiatata e ben consolidata, che sicuramente dal vivo ha grosse potenzialità e spessore, un album Of Jupiter And Moons costruito nei minimi dettagli: riff di chitarra coinvolgenti e ben costruiti; buon groove dal basso e dalle tastiere; batteria incalzante e voci importanti e portanti. Complimenti anche alla copertina affascinante e lunare e complimenti ai Temperance per questa “nuova vita”.

Voto 7,5


Of Jupiter And Moons

​1. The Last Hope In a World Of Hopes
2. Broken Promises
3. Of Jupiter And Moons
4. Everything That I Am
5. We Are Free
6. Alive Again
7. The Art Of Believing
8. Way Back Home
9. Empires And Men
10. Daruma’s Eyes (Part 1)

Line Up
Alessia Scolletti: vocals
Michele Guaitoli: vocals & piano
Marco Pastorino: lead guitars & vocals
Luca Negro: bass
Alfonso Mocerino: drums

TEMPERANCE - Live report - 27/04/2018

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TEMPERANCE - Of Jupiter and Moons (Official Video)

TEMPERANCE - Intro - The Last Hope In A World Of Hopes (LIVE) 27/04/2018 - OFFICINE SONORE (VC)

​Link
www.temperanceband.com
www.facebook.com/temperanceofficial

Le foto riprodotte in questo articolo sono mostrate a scopo illustrativo, informativo e/o didattico.
​Lo staff precisa che i 
commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore. L
o staff si riserva il diritto di eliminare, a sua discrezione e senza alcun preavviso, tutti i commenti ritenuti non idonei: abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile.
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Intervista - Elegy of Madness - New Era - European Tour 2018

16/5/2018

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Elegy of Madness: una realtà consolidata del symphonic metal made in Italy. 

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Prima intervista all’interno del blog di Mediattica & Music Hard per l’Angolo di Mommy: ho avuto il piacere di fare una bella chiacchierata con gli Elegy of Madness, eccola:
 
Gli Elegy of Madness sono una realtà consolidata del symphonic metal made in Italy, ma cosa è cambiato dai vostri inizi nella band?
 
Anja:  molte cose sono cambiate com’è giusto che sia. La formazione ha subito delle modifiche nel corso degli anni per poi arrivare all’equilibrio perfetto che ci ha condotti verso New Era. Adesso siamo persone diverse, in continua evoluzione, determinate e affiatate come non mai.
Tony: sicuramente dopo 12 anni si può dire che la band è cresciuta musicalmente ed ha maggiore esperienza. Il sound è notevolmente cambiato, trasformandosi da un goth-progressive a un symphonic metal. Il pubblico e i fans sono aumentati e di questo ne andiamo fieri. Inoltre in questi anni abbiamo raggiunto una stabilità eccezionale.
 
Avete pubblicato nel 2017 il vostro terzo album “New Era”, che ha riscosso buone recensioni dagli addetti ai lavori e dal pubblico. I testi e le musiche come sono nati?
 
Anja: i testi sono nati nei momenti di maggiore ispirazione e sono un pò diversi da quelli che ho scritto in precedenza. Questa volta infatti, ci sono molte più tematiche filosofiche (come il mito della caverna di Platone), legate alla necessità di ragionare e di ribellarsi nei confronti di una società che tende sempre più a renderci ignoranti, depressi e spersonalizzati.
Luca:  le musiche nascono da esperienze di vita vissuta, dallo scambio di idee di una famiglia, dalle diverse influenze musicali di ciascuno di noi, dalle nostre emotività. Ecco, trasformiamo ciò che sentiamo dentro in musica.
Larry: i testi e le musiche di New Era sono frutto di una forte  ispirazione  e questo lo si deve al clima estremamente positivo respirato dalla band, complice sicuramente di una alchimia come giusto equilibrio raggiunto con questa formazione.  Avevamo tutti la percezione del fatto che questo fosse un nuovo inizio, una nuova era per la band che si inseriva comunque in un momento storico, che viviamo tutt’ora, percepito come una sorta di lento declino “apocalittico” che inevitabilmente porterà ad una nuova fase mondiale. L’album è stato pensato come un viaggio introspettivo  che poi si traduce, in una visione macrocosmica, nel  viaggio dell’umanità intera. L’elemento dominante è la natura, con i suoi cicli, la sua bellezza, la sua forza e l’uomo, capace di opere magnifiche ma anche delle peggiori nefandezze.
 
Una cantante donna soprano, musicisti tecnici e sopraffini, orchestrazioni e metal … un connubio vincente! Come si convive con questa miscela?
 
Anja: secondo me si tratta di una miscela interessante che ha in sé qualcosa di innovativo. Il fatto che molti di noi siano in un certo senso open minded dal punto di vista musicale, ci ha consentito di scrivere dei brani facilmente ascoltabili ma particolari.
Tony: è una miscela che nel 2006 era innovativa e riusciva a collocarsi difficilmente nei festival. Oggi, invece, oltre che ad eventi mirati al genere, questo si è diffuso tantissimo determinando di contro la proliferazione di band cloni.
Luca: la miscela nasce da una continua ricerca che probabilmente non avrà limite. Sicuramente abbiamo voluto raccogliere i nostri generi preferiti, quelli più affini al nostro essere e abbiamo voluto creare un mix di essi. Tutto è lecito in musica, come nella vita, i limiti sono nella nostra testa.
 
Come trovate la scena metal italiana? C’è qualche band che ascoltate?
 
Anja: mi piace molto ascoltare i lavori di band emergenti e devo dire che molti di loro sono eccezionali!
Larry: in Italia abbiamo grandi bands, molte delle quali però non riescono ad “emergere” forse colpa anche di una certa saturazione della scena metal o comunque musicale in generale. Altro discorso invece se parliamo di band italiane come i Lacuna Coil, esempio concreto di lunga gavetta, tanti sacrifici, per arrivare alla notorietà mondiale meritata al cento per cento. Peccato che non si registri in Italia quell’orgoglio nazionale che vale in altre parti d’Europa. Dovremmo noi tutti essere orgogliosi di loro e prenderli come esempio lampante di chi con il duro lavoro, la tenacia, la costanza e la determinazione ha raggiunto i propri obiettivi in questo ambito musicale. Suonare  è terapeutico oltre che necessario per un’artista, ma in ogni caso, che si raggiunga o no la fama, è bene continuare sempre a sognare e a comunicare alla gente le proprie emozioni attraverso la musica. 
Francesco: ho sempre seguito molto la scena metal italiana fatta di musicisti eccelsi e di enorme valore. Su tutte, a mio gusto, i Rhapsody of Fire, Lacuna Coil, Vision Divine, DGM ecc. bands che sono riuscite a riscuotere un enorme successo internazionale, nonostante, bisogna ammetterlo, nella nostra nazione il metal non abbia un riscontro mediatico come in altre parti del mondo. Questo comporta anche la presenza sul nostro territorio di altre ottime bands semisconosciute, che per emergere devono fare il doppio della fatica rispetto a i loro colleghi dell’estero.
 
Siete appena rientrati dall’Ucraina dove avete tenuto tre concerti da headliner e un ultimo a Kiev con i Therion. Come vi siete trovati? Il pubblico come vi ha accolti?
 
Anja: aver conosciuto un popolo così accogliente e caloroso e aver cantato per loro è stato un grande onore. Non riuscirò mai a dimenticare il supporto, la loro voce cantare e urlare e i loro sguardi attenti. Ci torneremo sicuramente molto presto!
Tony: fortunatamente questo lavoro ci porta a viaggiare e scoprire nuovi luoghi; in Ucraina è stata un’esperienza meravigliosa, il pubblico ha apprezzato tantissimo i nostri live ed è stato molto accogliente. L’incontro con i Therion infine ci ha portato ad incontrare una vecchia nostra conoscenza, Chiara Malvestiti, una delle due voci femminili della band. Le emozioni suscitate dall’incontro sono state davvero sincere, erano anni che cercavamo di vederci e poi come per magia è successo a Kiev.
Luca: a parer mio è stata l’esperienza live più grande di sempre, il pubblico ci ha accolti con calore, come non mai, ha cantato, ballato e urlato con noi. Le lacrime agli occhi non si contenevano e queste cose ci motivano a fare sempre meglio e a non fermarci mai!
Larry: è stata un’esperienza significativa, straordinaria, che ci ha riempiti di orgoglio e ci ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante il contatto con il pubblico e quanto sia bello donare e ricevere emozioni. Abbiamo percorso in lungo e largo l’Ucraina conoscendo tanta gente meravigliosa, abbiamo sempre trovato un pubblico attento, partecipe ed incantato dalla nostra musica. L’Ucraina è senz’altro una meta dove gli Elegy of Madness torneranno volentieri e si sentiranno a casa.
Francesco: l’esperienza ucraina è stata davvero entusiasmante! Un successo dal punto di vista della presenza del pubblico e delle vendite. Riguardo la data con i Therion è stata un’esperienza magica! In primis per il grande calore dimostratoci dal numeroso pubblico presente e poi anche perché fa sempre bene vedere e studiare una band che suona live da più di 25 anni!
 
Ora sappiamo che avete annunciato altre date: diteci tutto! Italia/estero?
 
Luca: il prossimo 25 maggio saremo sul palco del Metal Queen’s Burning Night Festival a Torino, mentre il 7 ottobre siamo stati invitati a Birmingham, nel Regno Unito, al Quinphonic Festival. Stiamo progettando altri show e a breve ci saranno le conferme!

Foto
Elegy of Madness

Anja Irullo: voice
Tony Tomasicchio: guitars
Larry Ozen: bass
Luca Basile: cello
Francesco Caputo: drums

Elegy of Madness - Apokalypsis

Vedi anche Live Report - South's Cheyenne 2017


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    a cura di
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    Monica Atzei

    - Music journalism presso Tuttorock
    - Lavora presso Punishment 18 Records
    - Blogger The Bible of Metal
    - Management & Press Office presso Elysium


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    Massimiliano Sanfedino
    - Docente di Tecniche di comunicazione
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