La tecnologia mediatica è lo specchio contemporaneo di noi stessi: una gabbia viraleSiamo sicuri che la tecnologia è sinonimo di evoluzione? Cosa siamo diventati? Quale sarà il nostro futuro? La comunicazione è quel processo che mette in comunione uno (meta-comunicazione) e/o più soggetti, poiché essa è una necessità dell’essere umano. Consapevoli che non si può non comunicare per il solo fatto di esistere, Herbert Marshall McLuhan, sociologo, filosofo, critico letterario e professore canadese, asseriva che con l’avvento dell’era tecnologica dell’elettricità abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio globale. Il medium è il messaggio. Qualsiasi tecnologia costituisce un medium, nel senso che è un'estensione e un potenziamento delle facoltà umane, e in quanto tale genera un messaggio (Gli strumenti del comunicare – M. McLuhan). Con la nascita della rete delle reti, ossia Internet, sul piano della comunicazione si sono azzerati i tempi e gli spazi. Questo ha agevolato lo scambio delle informazioni in tempo reale. Interagire è la parola d’ordine. Nello stesso tempo internet, assorbita nei nuovi strumenti di comunicazione, ha influito e tuttora influisce sulle nostre abitudini e sugli usi e costumi delle vecchie e nuove generazioni. Basti pensare che in modo automatico ed abitudinario, dopo il nostro risveglio, verifichiamo sul nostro buon smartphone se qualcuno ci ha rintracciati o scritto un messaggio, accendiamo un pc per controllare la posta o semplicemente leggiamo le notizie. Dunque oggi, inseriti in un mondo globale a ragnatela, cosa siamo? Tv, smartphone, ipod, tablet e pc, tutti strumenti mediatici connessi ad una sola rete globale che ci permettono di interagire all’interno di un’agorà mediatica. La tecnologia è da considerarsi lo specchio contemporaneo della nostra essenza umana, pertanto siamo il riflesso della nostra stessa creatura. Siamo i padri creatori della tecnologia e nello stesso tempo i figli di essa. Abbiamo modificato velocemente il nostro modo di comunicare, i nostri stili di vita, di nutrirci, di vestirci e di osservare. Internet, attraverso ogni canale comunicativo, ci dà l’opportunità di esistere al mondo circostante attraverso una vetrina che ci identifichi, ma nello stesso tempo siamo maggiormente esposti, ovvero vulnerabili, deboli e controllabili. Non possiamo escludere il fatto che internet ha alterato e modificato le relazioni sociali e la comunicazione tradizionale è stata sostituita da procedimenti più veloci e semplificati, all’interno di una realtà virtuale spesso fragile e inquinata, differente dal mondo reale tangibile. Internet da un lato è da ritenersi una conquista, ovvero uno strumento potente che ci ha permesso di esprimerci liberamente agevolandoci nella trasmissione delle informazioni. D’altro canto, ci ha conquistati e dominati rendendoci schiavi all’interno di una gabbia virtuale alimentata da una dipendenza virale mediatica. Pertanto mi chiedo, l’era della rete globale nella quale navighiamo è da ritenersi un’evoluzione della specie umana o un regresso della stessa? Massimiliano Sanfedino |
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Gennaio 2021
Massimiliano Sanfedino
Docente e Autore per passione © Diritti d'autore di Massimiliano Sanfedino
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